L’intensità di Caravaggio alla Fondazione Banco di Napoli
Da marzo fino al 16 giugno, la Fondazione Banco di Napoli ospita “La Presa di Cristo”, capolavoro intriso di pathos e maestria di Michelangelo Merisi da Caravaggio.
La mostra, curata da Francesco Petrucci e Don Gianni Citro, ricostruisce il travagliato iter dell’opera, appartenuta originariamente alla collezione Ruffo e poi andata perduta. Il quadro, recentemente restaurato, è ricomparso dopo un lungo periodo di oblio ad Ariccia, alterato da diversi ritocchi, e ha trovato la sua consacrazione nel pantheon di opere ufficialmente attribuite a Caravaggio soltanto nel 1951 con la storica mostra “Mostra del Caravaggio e dei caravaggeschi”, curata dallo storico dell’arte Roberto Longhi.
Dell’opera esposta presso la Fondazione Banco di Napoli, si conosce ad oggi una seconda versione autografa presso la National Gallery of Ireland. La mostra rappresenta pertanto un’ incredibile opportunità per ammirare il quadro e ricostruire, attraverso un interessante rimando alla documentazione archivistica, la tormentata vicenda artistica e biografica dell’artista.
Infatti presso il museo ilCartastorie, mediante un fruttuoso rimando tra fonte documentale e narrazione multimediale, il visitatore potrà esplorare più da vicino le vicende relative all’ intricata vita artistica e personale dell’artista attraverso un’esperienza immersiva nelle scritture dell’Archivio Storico del Banco di Napoli, recentemente entrato a far parte del Registro Internazionale del Programma UNESCO Memory of the World.
Il pubblico avrà l’opportunità di esplorare tre documenti originali custoditi nell’Archivio Storico del Banco di Napoli, che rivelano il legame profondo di Caravaggio con la città di Napoli:
- la committenza del mercante Nicolò Radolovich al maestro per una pala d’altare ad oggi sconosciuta (6 ottobre 1606);
- il pagamento per la realizzazione dell’opera “Sette opere di Misericordia” (9 gennaio 1607), conservata presso la chiesa del Pio Monte della Misericordia;
- un documento dell’11 maggio 1607 relativo alla “Flagellazione di Cristo” del museo di Capodimonte, un tempo nella chiesa napoletana di San Domenico Maggiore.
Non perdete l’opportunità di ammirare con i vostri occhi l’opera di Caravaggio raccontata attraverso le suggestioni del nostro Archivio Storico!
L’evento è realizzato in stretta collaborazione dalla Fondazione Meeting del Mare C.R.E.A. (Cultura, religioni e arte) e dalla Fondazione Banco di Napoli.
Per info e prenotazioni visita la pagina del museo IlCartastorie