Terzo settore, nuova idea di società: le nostre proposte
“Nel mondo del terzo settore, affrontare problemi vuol dire partire da un’idea di società. Una società che deve rifiutare la disgregazione e pensa sui valori umani, noi lavoriamo su questo”. Lo ha detto il presidente della Regione Campania Vincenzo De Luca nel corso del suo intervento all’ultimo appuntamento – prima della pausa estiva – della rassegna “Ritorno al futuro”, promossa dalla Fondazione Banco di Napoli e dall’Associazione Amici della Fondazione. Il forum di oggi, dedicato al tema “Terzo Settore e politiche di Welfare: inclusione ed economia sociale per la ripresa”, e quindi alle sfide che il sistema dell’economia sociale e dell’offerta di servizi sociali alle persone e alle famiglie dovrà affrontare nel prossimo quinquennio. L’incontro coordinato da Enzo D’Errico, Direttore del Corriere del Mezzogiorno, è stato introdotto da Rossella Paliotto, Presidente della Fondazione Banco di Napoli, e da Alfredo Guardiano, Presidente dell’Associazione Amici della Fondazione Banco di Napoli. Hanno partecipato: Anna Maria Candela, Coordinatore Generale della Fondazione Banco di Napoli, Lucia Fortini, Assessore Regionale all’Istruzione, alle Politiche Giovanili e alle Politiche Sociali, Marco Rossi della Comunità di Sant’Egidio.
“Pensiamo di introdurre – ha detto De Luca – uno standard minimo di civiltà dei servizi alla persona, decidere livelli di servizi essenziali di assistenza da garantire. In più ci sono migliaia di persone che lavorano nel privato sociale e che vanno tutelati: dopo Roma capitale è stato preso un provvedimento demenziale, equiparando i servizi sociali agli appalti pubblici e così i Comuni devono fare gare sui servizi sociali offrendo capitolati al massimo ribasso. Ma come si fa il massimo ribasso nell’assistenza ai disabili, ai tossici, agli ex detenuti? Si fa fornendo pessimi servizi. Quindi ci vuole anche una revisione normativa”.La presidente della Fondazione Banco di Napoli Rossella Paliotto ha sottolineato che: “Dobbiamo valorizzare le eccellenze di umanità che in questa emergenza hanno visto la massima espressione. La sfida del futuro è investire sul capitale umano. Come ente intermedio siamo in prima linea per avvicinare il mondo del terzo settore, che per mole di attività e’ ormai il primo settore, con l’obiettivo di fare sempre più rete”.