La Sala Studio dell’Archivio Storico del Banco di Napoli dispone di oltre cento inventari cartacei relativi alle tre fasi della storia del Banco di Napoli, ossia quella dei banchi di età moderna, del Banco delle Due Sicilie e del Banco di Napoli.

 

La redazione degli inventari relativi alla documentazione degli banchi di età moderna cominciò all’inizio degli anni ’60 del secolo scorso. La documentazione si divide in due grandi serie: quella del patrimoniale e quella dell’apodissario. La prima, meno cospicua, riguarda l’attività interna dei banchi, mentre la seconda è relativa al rapporto con la clientela.

 

Gli inventari sono di semplice consistenza o di tipo analitico: i primi riportano esclusivamente il numero di pezzi per ogni tipologia archivistica, mentre i secondi forniscono informazioni più dettagliate, come il numero di pagine del libro maggiore e le singole giornate di estinzione contenute nei giornali copiapolizze.

 

Tutti gli inventari furono redatti per uso interno; è nata successivamente la necessità di una digitalizzazione degli inventari per soddisfare una lacuna dovuta all’assenza di informazioni ricercabili online.

 

La digitalizzazione è stata realizzata non in formato immagine, ma in formato testo, al fine di valorizzare il contenuto informativo presente negli inventari cartacei strutturandolo in una vera e propria banca dati archivistica: alla sommità della struttura gerarchica dell’albero archivistico sono collocati i diversi fondi, rappresentati dai banchi napoletani trattati. Questi sono presenti con le relative descrizioni interne, la storia degli ordinamenti e note storico-descrittive collegate al soggetto produttore.

 

Nell’ambito di ciascun fondo le sezioni consentono di distinguere tra le scritture apodissarie e quelle patrimoniali e, nell’ambito delle prime, le serie in cui si articolano: pandette, libri maggiori, giornali copiapolizze, filze e volumi di polizze e fedi, registri di cassa, etc.

 

Ciascuna unità archivistica presente in tali serie è descritta con la propria dotazione, con il proprio numero di matricola, con la propria numerazione e descrizione del contenuto.

Il criterio seguito nella redazione degli inventari cartacei disponibili nella Sala Studio è stato quello di accorpare, per ogni anno, tutta la documentazione divisa per serie archivistica. L’ordine seguito è il seguente: il primo elenco è quello delle pandette e dei libri maggiori (suddivisi all’interno per semestre o quadrimestre), il successivo è un elenco dei giornali copiapolizze (distinti per cassa e banco) e infine l’elenco delle bancali, siano esse filze o volumi (distinte anche queste per cassa e banco).