Nel 1808 Gioacchino Murat  fondò il Banco Nazionale delle Due Sicilie sul modello della Banca Nazionale di Francia con funzioni di banco di emissione, di sconto e di deposito.

Il Banco Nazionale delle Due Sicilie non ebbe però fortuna a causa del capitale esiguo e della concorrenza del Banco di Corte. Pertanto, con legge del 20 novembre 1809, i due si fusero danto vita ad unico banco al servizio del Governo: il Banco delle Due Sicilie.

Quest’ultimo operò attraverso diverse Casse:

  • la Cassa di corte per il servizio di tesoreria generale delle amministrazioni statali, per le opere pubbliche e l’amministrazione della Capitale;
  • la Cassa dei privati;
  • la Cassa di sconto (dal l818) per favorire il commercio e l’industria;
  • una seconda Cassa di Corte (dal 1824) per i servizi dell’amministrazione della Capitale, dei luoghi pii e delle opere pubbliche, dell’intendenza di Napoli, dei lotti, delle poste.
  • la Cassa di servizio per la gestione del debito fluttuante, per operazioni commerciali all’estero e per emissione di buoni al portatore, commerciabili e a scadenza fissa.

La storia del Banco delle Due Sicilie cessa con le trasformazioni istituzionali del 1860 e con la successiva  istituzione del Banco di Napoli.